E’ un campionato totalmente folle, privo di una gerarchia ben definita e con risultati imprevedibili. Questa l’analisi dopo 23 giornate; il campionato di A2 si conferma tosto e piuttosto equilibrato, con sorprese sempre all’ordine del giorno. Per ora Rimini è la più costante, ed infatti grazie Brindisi che ha battuto in casa Udine, è tornata a guidare in solitaria la classifica generale.
Cantù nonostante il mercato principesco sotto ai tabelloni, cade anche a Milano, che solo sette giorni prima ne aveva presi quasi 30 a Pesaro, scivolando a -4 ed aprendo ufficialmente una minicrisi che verrà risolta forse con l’ennesimo innesto, stavolta tra gli esterni,visto che Mcgee non ne vuole sapere di tornare in campo. Bene, molto bene la Sebastiani, che smaltita la delusione post gara interna con Milano ha battuto due top 5 in serie, prima Cantù poi Cividale. Lo ha fatto però nettamente e con grande personalità, trascinata da un Harris finalmente esploso e lontano parente di quel giocatore abulico ed inconcludente visto contro Milano. Una squadra che ha ritrovato equilibri grazie all’ottimo lavoro svolto dallo staff tecnico, troppe volte ingiustamente criticato e messo sul banco degli imputati dopo ogni sconfitta. Rieti è sesta, a quota 28 punti, a parimerito con Milano e Fortitudo, che grazie a Caja è tornata ad essere una squadra clamorosamente tosta, come dimostra il blitz importante di Verona. Un campionato in cui due punti possono fare tutta la differenza del mondo per stare dentro o fuori la zona playoff. Per questo è necessario mantenere stabilità e massima concentrazione. SI può vincere e perdere con chiunque quest’anno, ci vuole lucidità sia nei momenti positivi, che in quelli negativi, che potrebbero tornare a verificarsi. Mercoledi si va a Cento, avversario in grande forma, che ha letteralmente messo a ferro e fuoco Torino, che solo sette giorni prima aveva battuto MIlano in trasferta. Non dimentichiamoci poi Pesaro, in netta ripresa e Brindisi che col cambio Usa potrebbe aver trovato la chiave per svoltare una stagione fino ad ora ben al di sotto delle aspettative. Pronti per il rush finale, la Sebastiani è lì, ma occhio alle sorprese.