Un esordio da ricordare, quello in A2, per la Real Sebastiani targata Alessandro Rossi. Lui che ad Agrigento, quando era alla guida della Npc, su quel campo, non aveva mai vinto e che ha voluto “sfatare” questo tabù proprio alla guida della sua nuova squadra. 

Il tutto dopo un ottimo cammino in Supercoppa, anche se il -30 con Treviglio pesa. Una prestazione convincente, con una partenza super, nonostante la serata non felice di Hogue, ma l’ottimo impatto degli “italiani”, con Spanghero, protagonista anche al piano di sopra, tornato perfettamente in “gas” dopo l’infortunio che lo ha costretto a saltare la parte “calda” della passata stagione. Per l’ex Verona, 13 ed il 50% dal perimetro. In doppia cifra anche Nobile e Sarto, preziosi anche in difesa. Ecco la difesa, l’aspetto che ha permesso a Rieti di allungare nei primi due quarti, tenendo benissimo la “stella” Ambrosin, ma concedendone 28 ad uno strepitoso Sperduto, che Rossi conosce bene, avendolo allenato da under proprio a Rieti. Due punti che sono preziosissimi, in una stagione complessa e difficile come questa, la seconda dalla riforma dei campionati, che anche quest’anno prevederà una lotta serrata per restare nella seconda serie nazionale. 

Scendiamo in B sponda Npc. Non era un esordio facile, sia perché arrivava contro la formazione che ha vinto la Supercoppa( anche se abbiamo imparato in questi anni, che la competizione “estiva” della LNP, lascia il tempo che trova dal punto di vista delle “indicazioni” future ndr) sia perché iniziare davanti al proprio pubblico non è mai semplice. Una gara tosta, vinta con una prestazione di squadra, con Da Campo e Markovic a prendersi responsabilità importanti. Loro i leader, di questa formazione, con Cassar che conferma il suo rendimento “altalenante”. L’altro leader, l’argentino Cavallero si presenta invece con 19 punti in 38 minuti, ma soprattutto robe decisive, che nell’ultimo quarto, hanno fatto la differenza in una gara bloccata ed equilibrata. Primi due punti arrivati dunque per una Npc che punta all’ennesima “ripartenza” dopo tre anni un pò “confusionari” dal punto di vista degli obiettivi e delle strategie. 

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