Un’occasione persa, che in un campionato così difficile ed equilibrato può starci, ma che deve imporre riflessioni. Si può riassumere così la sconfitta esterna della Real Sebastiani a Casale Monferrato.
Una formazione, quella Piemontese che ha approfittato di tutte le sbavature difensive di una Real davvero disastrosa da questo punto di vista. Ok si è giocato praticamente senza Hogue, ma questa formazione è costruita per poter anche sopperire alle difficoltà. Peccato che Ancellotti stavolta non abbia replicato la buona partita disputata contro Latina, anzi sia stato completamente al di sotto della sufficienza. Stesso discorso per Raucci che non ha dato la solita qualità e presenza difensiva. A lui e Nobile spetta di alzare il volume da questo punto di vista, i 97 punti subiti testimoniano che qualcosina, anzi forse molto di più, non ha proprio funzionato. Occhio, brava anche Casale eh a trovare in Calzavara l’uomo in più: perché mentre da Pepper e Kelly il ventello comunque ce lo possiamo aspettare, dal giovane esterno classe 2001 ex Mantova forse un po’ meno, anche se era andato in doppia cifra sia con la Luiss sia con Trapani.
Nessuno prevedeva però il suo season high sabato: bravo lui, meno brava la difesa di Rieti. Sull’attacco poco da dire: se ne mandi a referto 92 tirando con quasi il 50% dal perimetro, il tuo l’hai fatto, nonostante qualche possesso impiegato a leggere la zona ad oltranza di Di Bella. Jazz la solita certezza, Sarto a tratti devastante e Petrovic che si sta rivelando un quarto lungo di lusso per la categoria fanno ampiamente il loro. Stesso discorso valido per Italiano che prova a mixare intensità, difesa e punti( anche sabato in doppia cifra ndr) Forse sabato è mancato, nei possessi chiave, la gestione oculata di un vero play, si è sparacchiato un po’ random dal perimetro, permettendo poi a Casale di piazzare l’allungo decisivo. Spanghero stavolta non ha convinto. Si torna da Casale forse arrabbiati ma non ridimensionati, consapevoli che bisogna cominciare da dietro a costruire le vittorie senza specchiarsi troppo nell’enorme qualità che questa squadra ha nelle mani.
