Un ko inaspettato ma che ci sta nell’economia di una stagione “da neopromossa”. Ce ne vorrà ancora per maturare e spiccare definitivamente il volo, Casale ci ha detto che questa squadra ancora deve lavorare e molto. 

Andando a guardare nel dettaglio la classifica del girone, notiamo gerarchie piuttosto definite che rispettano ampiamente i pronostici di inizio stagione. Trapani, Cantù e Torino sono lì a guidare guardando tutti dall’alto, a due punti di distanza Treviglio ( che forse è la delusione di questo avvio ) Rieti, Milano e Juvi. Non sono i due punti di distanza a fare la differenza, piuttosto la capacità di sfruttare le occasioni, e Monferrato lo era. Rieti ha avuto la “fortuna” di giocare contro una Torino priva di Vencato e Schina, ma si è giocata questo “jolly” perdendo contro una Casale tosta e con qualità nelle mani, ma che nel lungo periodo lotterà per evitare la retrocessione. 

Manca ancora qualcosa, e non stiamo parlando solo di coesione, attitudine difensiva o altre robe tecniche. Forse c’è bisogno di almeno una rotazione importante e di talento per competere con le prime della classe. Ovvio per questo bisognerà capire quale sia l’obiettivo stagionale della società. Molto semplice. Per il resto un ko, seppur brutto non può vanificare nei giudizi l’ottimo cammino che la squadra ha intrapreso fino ad ora in campionato. Si riparte con il lavoro, con un Piccin in più nel motore. Il giocatore infatti sta ultimando il suo recupero e sarà preziosa arma tattica in difesa, l’aspetto che meno è piaciuto fino ad ora e con la Juvi, ce ne sarà bisogno. 

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