Sarà una sfida particolare quella di sabato e non solo per quanto riguarda la classifica. Cassino infatti va a caccia di due punti per allungare sulla Npc ultima della classe, ma il tecnico Andrea Auletta, la vivrà in maniera del tutto speciale. Di fronte al suo passato recente, quello che l’ha visto nascere come allenatore.

Andrea sei arrivato prima da giocatore, poi hai fatto tutta la trafila per diventare allenatore con la Npc, che emozioni proverai? 

“Emozione particolare che avrei già potuto vivere a settembre durante la supercoppa ma poi per accoppiamenti geografici abbiamo affrontato ruvo. Rieti e l’NPC hanno rappresentato una tappa importante della mia vita ed ancora oggi è una seconda casa per me. Trascorrere 10 anni nella stessa città e nella stessa società crescendo sotto vari punti di vista per prima come giovane giocatore e poi giovane allenatore fa davvero effetto. Ritrovare delle persone a me care con le quali ho vissuto momenti belli e meno belli sarà particolarmente forte, come affrontare un coach come Ponticiello che vedevo da adolescente sulla panchina di matera mentre ero seduto sugli spalti sarà emozionante; Poi ovviamente ci sarà una partita da giocare.*

Si era chiuso un ciclo lo scorso anno? 

“La passata stagione credo sia stata travagliata ed anche molto sfortunata per varie cose. Credo che l’opportunità ricevuta in estate da Cassino sia stata più forte di qualsiasi cosa, nonostante la società mi abbia proposto di rimanere ancora lì per altre stagioni. Il desiderio di uscire dalla propria ‘confort zone’ per mettersi in gioco anche a livello personale dopo vari cambiamenti abbia spinto anche a questo.*

Sei al primo anno da head coach, che difficoltà hai incontrato? 

“Credo che cambi il mondo per tantissime cose, ma ho cercato fin da primo giorno di essere me stesso nel bene o nel male mettendo in campo anche ciò che avessi imparato da allenatori come Nunzi, Rossi e Ceccarelli ed il mio amico fraterno Ruggieri. Sicuramente le responsabilità aumentano, il confronto con il gruppo deve essere costante per essere trasparenti e questo ti porta ad essere ancora più sotto stress, ma ho la fortuna di avere anche una società che mi sta costantemente vicina.”

Che campionato stai vivendo con Cassino? 

“Credo sia giusto fare un bilancio più approfondito intorno a gennaio, però sicuramente come molte altre squadre abbiamo lasciato punti per strada magari per poca lucidità o esperienza in determinati momenti della partita, vedi Piacenza in casa e Livorno contro la libertas. La battuta d’arresto nel modo in cui è avvenuta a Livorno contro una grande squadra come la pielle credo sia stata molto brutta come l’ultima a desio per atteggiamento e gioco espresso. Tutte le altre partite sono state giocate a viso aperto e con orgoglio da parte di tutta squadra, e quindi mi ritengo abbastanza soddisfatto.”

Che squadra siete e come arrivate a questo scontro diretto? 

“Siamo una squadra giovane che fa dell’energia la propria arma, chiaramente questo può essere pagato su tutti i 40’, ed allo stesso tempo abbiamo giocatori con punti nelle mani in diverse partite, quindi abbiamo la possibilità di cambiare il protagonista della partita. Arriviamo arrabbiati dopo una sconfitta a desio che ci porta e spinge a fare tutti qualcosa in più, consci del fatto che affrontiamo una squadra che poteva benissimo avere 6 punti in classifica vedi Vs Desio ed Avellino che come noi ha sprecato alcune possibilità.”

Chi temi maggiormente di questa Npc e che insidie può avere una partita del genere?

“È una squadra che può cambiare protagonista all’interno della partita con Da Campo, Markovic e Cassar. Trovare punti e duttilità con Cavallero ed esperienza con un giocatore appena inserito come Cusenza, ed infine l’orgoglio e l’energia di Melchiorri. Sará una partita di energia per entrambe le squadre, consci e consapevoli che rieti farà di tutto per tornare alla vittoria”

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