Il successo su Vigevano è andato in archivio. Due punti non semplici, sia per l’emergenza totale che ha colpito il pacchetto esterni, sia perché i ragazzi di Pansa sono vivi e tosti, una formazione che si giocherà fino alla fine la permanenza in questa categoria. 

La Sebastiani è sempre stata in controllo, faticando però nel terzo periodo, approcciato male fin dai primi secondi. Mai però c’è stata la sensazione di poterla perdere, nonostante la serata no di Hogue tirato fuori dai falli e da un pizzico di nervosismo. L’ex Trento sta facendo più fatica del previsto a calarsi al piano di sotto, non riuscendo ancora a capire “il metro” dei tre in grigio. In fondo un conto è giocare, sia dal punto di vista fisico che atletico, con 5 USA al piano di sopra ( o giù di lì), un conto in A2. Bisognerà lavorarci ed anche in fretta. Jazz Johnson invece continua a dominare, con prestazioni davvero importanti, come testimoniano i 27 mandati a referto anche domenica scorsa.

Interessante anche l’impatto di Giacomo Sanguinetti, già protagonista con 8 punti; un rinforzo davvero utile in regia viste le assenze di Nobile e Sarto. Una Sebastiani che si conferma nelle zone alte, poco al di sotto del trio di testa formato da Cantù, Trapani e Treviglio, che fino ad ora, hanno dimostrato di avere qualcosa in più rispetto alle altre. Comunque un cammino piuttosto positivo da neopromossa che si sta togliendo più di una soddisfazione. 

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