Passo indietro, (anzi forse son dieci), per la Npc, letteralmente “violentata” dal Brianza basket al PalaFacchetti. 

105 subiti, mai in partita, ed un atteggiamento quasi irritante, abulico e forse anche fin troppo rinunciatario. Non a caso voci di corridoio parlerebbero di un “allenamento punitivo” al ritorno. Cosa succede? Il successo esterno di Legnano aveva restituito fiducia ad una squadra che ha disperato bisogno di punti per provare ad inseguire ancora la salvezza diretta, possibile ma difficile. Brianza invece ha riportato tutti sulla terra. Eppure i lombardi venivano da 4 stop di fila, sono una formazione interessante ma non certo irresistibile, imbottita di giovani che dopo 4 ko, potevano anche andare in difficoltà dal punto di vista mentale se la Npc avesse fatto il suo. Invece sono stati i ragazzi di Ponticiello a recitare il ruolo di “vittima sacrificale”. E’ bastato raddoppiare sistematicamente il post basso per mandare tutto in tilt…un pò poco eh. La differenza l’ha fatta la maggiore energia e fisicità, che ha letteralmente surclassato Rieti. Emblematici i coast to coast presi, ed i contropiedi aperti sugli avversari per layup facili. No non ci siamo. Squadra mentalmente fragile, troppo, che deve volersi sporcare le mani, perché in questa posizione di classifica dovrai farlo e non poco per salvarti. 

L’unica nota lieta è il ritorno di Cavellero, che in attesa dell’ufficialità di Roderick, potrebbe allungare le rotazioni e permettere una vita un po’ più semplice al tecnico. Ora tre match importanti con Montecatini ( seconda forza del campionato) e quelli più alla portata e da non sbagliare con Piacenza in trasferta e Crema in casa. Servono 2 vittorie su 3, per uscire dal tunnel, sperando che Brianza sia solo il più classico degli incidenti di percorso. 

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