90 minuti di applausi. La citazione Fantozziana ci sta tutta in questa analisi post gara, che non cancella però l’amarezza per l’occasione “persa” di entrare, anche nel piccolo, nella storia di aver interrotto la serie di vittorie più lunga della serie A2 moderna.

Rieti ci è andata vicino davvero ad interromperla, dopo 16 turni, il tutto grazie ad una difesa perfetta che ha concesso solamente 25 punti nei primi due parziali. 

Poi però il crollo verticale ed i 33 punti subiti nell’ultimo decisivo parziale che hanno condannato la Real Sebastiani al ko. Ci sta, considerando la caratura, devastante dell’avversario, che ha trovato in Pullazi e Marini i match winner di una gara che si era messa male. Mai Trapani, tolta ovviamente la gara persa con Cantù, era stata così in difficoltà, nemmeno nella trasferta di Torino, vinta poi per una lunghezza. Merito di una Real che ha risposto presente in un big match dopo la scoppola rimediata da Cantù. Rossi nel post ha parlato di occasione persa: condividiamo in parte. Contro una squadra del genere, già giocarsela fino alla fine, è davvero tanta roba; e non si tratta di mentalità vincente o altro, ma di oggettività. Trapani è superiore nei 10, ha una panchina che sarebbe titolare nel 98% delle squadre di questa A2, riuscendo a sopperire coi singoli alle giornate storte dei suoi USA. Da quella panchina si alza Marini, uno strappato a suon di “dollari” da Treviglio, e Pullazi, sicuramente non l’ultimo lungo di questa lega. Rieti ci ha provato, ma non ha nei 10 la possibilità e la qualità necessaria per mantenere quel livello di intensità. Questo è un dato di fatto. 

Quindi il bilancio dopo questa sconfitta è decisamente positivo: l’importante è abituarsi a competere a questi livelli e Rieti l’ha fatto fino alla fine. Solo applausi, che ok non fanno classifica, ma danno consapevolezza. DI sicuro Rieti non è tra le indiziate al passaggio al piano di sopra, e ci sta considerando le squadre di vertice, ma potrà far divertire i propri tifosi ai playoff, già questo basta e avanza nella prima stagione di A2. 

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