Non è semplice fare un’analisi di cosa stia accadendo alla Npc, ma di sicuro il tutto è una risultante di una stagione nata male e proseguita peggio. Gli errori commessi in estate, stanno venendo fuori prepotentemente, ed ora quel che conta, è salvare il salvabile in una formula playout, che a dir la verità, concede anche margini di errore. Si perché per quanto riguarda la salvezza diretta, se non è game over, poco ci manca.

Questo infatti hanno detto le ultime due settimane di campionato. Doveva essere il back to back della “rinascita” e della speranza, si è trasformato nel “requiem” per tutti coloro che speravano a maggio di godersi i playoff ( degli altri) dal divano di casa. E’ palese che ora la squadra sia una mezza polveriera: lo si vede in campo, dal linguaggio del corpo ( e non solo, chi è un attento osservatore non avrà certamente bisogno che si specifichi il resto ndr). La Npc aveva trovato l’equilibrio con il “Cavallero bis”; non sono casuali le vittorie con Livorno e S. Antimo, squadre un tantino, ce lo permetta Auletta, superiori a Cassino. Con il ritorno di Roderick, questo equilibrio è perduto. Averlo reinserito è un errore? A posteriori si, ma non sposeremo mai questa tesi. Senza l’arrivo di T-Rod e la scossa da lui portata, forse ora la Npc lotterebbe con Caserta. Quindi Roderick ha portato benefici e la “scossa” che serviva a dicembre. Ora però è un elemento “complesso” da gestire, ma non è certo un qualcosa che si scopre a Rieti. Il tecnico rimediato, con tre falli sul groppone, ma soprattutto la difesa( anche se definirla così’ fa sorridere ndr)su Ly-Lee in uno degli ultimi possessi, fanno suonare più di un campanello. Non stiamo quì a discutere le notizie che “arrivano” fuori dal campo, anche perché quando prendi Roderick sai benissimo cosa hai di buono e cosa no; una società come la Npc lo doveva mettere in conto. Il problema è che ora tutto sembra completamente “scollato” e per rimettere insieme i pezzi, c’è davvero poco tempo.

La salvezza diretta è distante sei punti, che considerando anche gli scontri diretti con le varie concorrenti, rende il tutto quasi fantascientifico. Eppure due mesi fa, coi vari “rattoppi” fatti in fretta e furia per sopperire agli infortuni, ma soprattutto ad una squadra costruita in estate senza un senso ( o meglio, senza un senso a me personalmente concepibile ndr) roster alla mano la Npc non aveva nulla a che invidiare a S. Antimo, Fiorenzuola, Omegna e Piacenza, tutte squadre ampiamente in corsa playoff. Cosa sia successo non si sa, ma ad oggi bisogna fare i conti con una classifica che dice terzultimo posto, ma soprattutto una tendenza a perdere le “gare che contano” piuttosto preoccupante: Salerno e Cassino sono un esempio. Ed ai playout questa tendenza la devi cambiare velocemente, Biella qualche stagione fa, deve pur aver insegnato qualcosa. 

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