Tutti i pronostici della vigilia rispettati in pieno. Erano le due serie più “calde” ed equilibrate e stanno confermando tutto. Parliamo di Rieti – Rimini e di Torino – Trieste.

Mentre la seconda però ha visto uno 0 a 2 clamoroso dei friulani( dopo due battaglie intense) e quindi è vicina ai titoli di coda, quella con Rimini è tutt’altro che lontana dal considerarsi chiusa. Ovvio ora, dopo il 2 a 0, la palla passa ai romagnoli che non avranno più possibilità di errore nei due match interni, se vogliono provare a tornare a Rieti a sbancare in una gara 5 stellare, il PalaSojourner. Sono state due gare toste e scorbutiche: Rimini ha talento, ma anche corpi. Si pensava a due partite con gli attacchi protagonisti, invece si è assistito a prestazioni difensive di intensità clamorosa. Insomma non è mancato lo spettacolo, nonostante punteggi non eccessivamente elevati. Rieti ha trovato Italiano e Spanghero in gara 1, uno strepitoso Petrovic in gara 2, dimostrando sempre una capacità di spartirsi il palco gara dopo gara, tra tutti gli italiani. Jazz la certezza: sarà lui uno dei principali fattori in un eventuale “blitz” al PalaFlaminio.

La serie ora si sposta in Romagna, previsto anche un discreto esodo da parte di una Rieti che sta tornando a ripopolare il PalaSojourner come non si vedeva da un pò. Le chiavi? Maggiore attenzione sui post di Anumba, spingere Simioni in area, dove nonostante la stazza, è meno “a suo agio” rispetto al perimetro, e limitare l’estro di Grande e Tomassini. Facile a dirsi, un po’ meno a farsi, soprattutto in un PalaFlaminio che si preannuncia pieno ed infuocato viste le storie tese dei primi due capitoli di questa serie. Domani su il sipario da Rimini, continua lo spettacolo. 

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