Ci si è messa ancora una volta la sfortuna, a rovinare una stagione memorabile per la Real Sebastiani. Come se non fossero bastati tutti gli infortuni patiti quest’anno, da Sarto a Piccin, passando per Raucci e Nobile; o lo scorso anno quando con uno Spanghero in campo forse sarebbe andato diversamente tutto il discorso promozione sul campo. Anche stavolta la semifinale sarà segnata: Rieti dovrà rinunciare a Dustin Hogue, il faro del pitturato, il giocatore abituato a giocare questa tipologia di gare. Perché quando conta, quando l’asticella si alza, nel DNA di alcuni giocatori scatta qualcosa di particolare…chiedere a Calathes nell’ultimo playoff di Eurolega in gara 5. Il lungo ex Trento non ci sarà. Per lui operazione e stagione finita. Contro la Fortitudo la Sebastiani dovrà giocare senza il suo Usa di riferimento sotto ai tabelloni. Definirla tegola è riduttivo, considerando che la Fortitudo ha una delle coppie di lunghi più toste della lega: il duo Ogden – Freeman assicura fisico, punti, rimbalzi e presenza. Insomma come spesso accade da queste latitudini, sarà assente forse l’unico, insieme a Jazz, davvero insostituibile, in un roster comunque lungo e pieno di qualità. Davvero un peccato perché si sarebbe stato difficilissimo comunque arrivare in finale senza fattore campo, ma così diventa come scalare il Mortirolo con una ruota sgonfia. Vietato però piangersi addosso, necessario provare a fare quadrato tirando fuori il 120% da tutti. Si parte questo fine settimana con i primi due capitoli della sfida, per poi tornare a Rieti per gara tre, ed eventuale gara 4. 

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