Una vittoria importante, sia perché arrivata all’esordio e senza Thomas, che dovrà rimanere ai box ancora un pò a causa di qualche grana burocratica, sia perché arrivata contro una formazione di tutto rispetto e dopo un match dall’intensità quasi innaturale per essere una “prima”.
Rieti contro Fabriano l’ha prima vinta, poi persa con un paio di sciocchezze, poi riaddrizzata grazie ad un Meluzzi stellare, già leader, e chiusa con un overtime quasi perfetto, nonostante le rotazioni ai minimi termini a causa della pioggia di fischi arbitrali che ha investito entrambe le formazioni. Quanto possa essere stato importante rinforzarsi con Meluzzi, lo si è visto chiaro contro Fabriano. 23 punti, 6 assist con il 42% da tre, e sei punti di fila che hanno riaperto i giochi quando tutto sembrava perduto. In fondo era impensabile affrontare un campionato così tosto e lungo con la sola coppia Sulina – Mele. C’è da dire anche che Sulina è un buon giocatore, e l’ha fatto vedere ancora una volta anche domenica, ma come secondo play diventa anche un fattore grazie all’estro ed alle sue ottime doti balistiche. Fabi ha giocato una gara in controllo, facendo quello che sa fare meglio: far canestro. Melchiorri e Capocotta fanno legna, Baldassarre trascina. Esperienza e quel carisma che diciamoci la verità, era proprio mancato lo scorso anno. Sotto così e così: Cassar ha faticato a rimbalzo( ma sappiamo che per caratteristiche non sarà certo una novità) Ly-Lee è apparso un pochino fuori contesto ed ancora “non pronto”. Ad essere non pronta anche la difesa: sicuramente non accettabile in tante situazioni. Si dovrà lavorare molto lì anche perché ok le doti offensive, ok la capacità di far canestro, ma non sempre riuscirai a mandare a referto 114 punti tirando col 44% da tre.
Per ora però conta questo: i due punti stop; domani invece si torna già sul parquet nell’insidiosa trasferta di Latina, surclassata a sorpresa a Chieti nella prima giornata.