Il ko interno contro Milano ha risvegliato un pò tutti dopo il brio portato dai 4 successi nelle ultime 5 gare, di cui due in trasferta in campi quasi impossibili come Rimini e Forlì. Poi però bisogna fare la tara di questi successi: il primo arrivato contro una Rimini priva di Justin Johnson, il secondo contro una Forlì in crisi di identità che ha perso la seconda gara interna di fila con Cividale domenica scorsa. Occhio, in questi campi devi comunque vincerci, trovandoti al posto giusto nel momento giusto, e così è stato; nulla toglie alle due “imprese”, ma la sensazione è che forse queste due vittorie hanno un tantino fatto alzare troppo l’asticella delle aspettative.

Con Milano forse la peggiore gara della stagione, sicuramente dal punto di vista offensivo. Non arrivare ai 60 segnati in casa è un campanello d’allarme. In una stagione può accadere, e non ne farei nemmeno troppo un dramma. Quante partite Sarto, Piunti o Cicchetti possono fare prestazioni “oversize”? Tolti loro, considerando l’inconsistenza offensiva di Harris( che ha messo insieme 18 punti nelle ultime 4 gare, tirando 7 su 33 dal campo) chi può risolvere i problemi offensivi in casa RSR? La difesa, che comunque è sempre stata all’altezza quest’anno, anche con Jazz Johnson, delle volte può non essere sufficiente. Detto ciò da quì a fare drammi totali per un ko, ce ne passa. La gara con Milano va archiviata semplicemente come un “incidente” di percorso che in una stagione lunga e complessa può capitare.

Certo ora il calendario non è esattamente benevolo con Rieti, che però ha dimostrato nell’ultimo mese spesso di riuscire ad andare contro pronostico, a patto che tutti siano al 100%. Il mercato per ora, non ha regalato nulla, e Rieti affronterà la trasferta di Brindisi priva ancora del suo 4 titolare. Le altre si rinforzano, Fortitudo in primis con Donte Thomas, ma anche Orzinuovi con Bossi, per non parlare, di Vigevano e Piacenza che hanno inserito nuovi Usa( ma quì parliamo della parte bassa della classifica). Il campionato quindi sarà sempre più complesso da ora a fine stagione. Ci vorrebbe anche quel pizzico di tranquillità che spesso, soprattutto quando si perde, viene a mancare, tranquillità che ad esempio permette ad una piazza come Cividale( spesso utilizzata come termine di paragone ndr) di stare lì con un gruppo tosto di giovani ed il talento di Redivo. Lo scorso anno, prima che il mercato regalasse due innesti importanti a Pillastrini, Cividale era in lotta per non retrocedere in fondo alla classifica. Eppure nessun dramma, e tutti uniti nella stessa direzione. Questo per dire che anche il “contorno” è fondamentale per mantenere tranquillità e concentrazione, quell’aspetto che poi, soprattutto per alcuni, tende a far entrare un tiro in più.

Nemmeno il tempo di metabolizzare il ko, che già arrivano due trasferte terribili, la prima a Brindisi nell’infrasettimanale, la seconda a Cantù. Rieti ha dimostrato di poter vincere e giocarsela in trasferta nell’ultimo mese contro ogni pronostico ovunque; inutile sottolineare l’importanza di provare a far punti, visto che la classifica cortissima non ti permette grossi passi falsi per restare nella parte che conta.

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