E’ un campionato altalenante ed equilibrato quello di A2. Il vertice sembrerebbe essere quasi ipotecato, visto il successo di Udine nello scontro diretto con Cantù che ha portato a 6 le lunghezze di distanza rispetto alla seconda…Rimini, scivolata anche in casa contro Orzinuovi. Per quanto riguarda invece le altre posizioni in griglia playoff tutto è completamente aperto.
Due sconfitte o due vittorie spostano nel giro di qualche settimana in maniera radicale il posizionamento in classifica, ma era ampiamente prevedibile visto l’equilibrio che regna nelle zone alte. Così capita che Rieti passi dal terzo al settimo posto nel giro di tre settimane a causa di tre sconfitte consecutive, arrivate sul più bello. Ci si è messa di sicuro la sfortuna, visto che l’infortunio di Harris è arrivato quando la Sebastiani aveva trovato un equilibrio quasi perfetto che le ha permesso di dominare e vincere anche in campi molto difficili come Rimini e Cantù. L’inserimento di Palmi procede, ed a Bologna l’ex Cremona ha fatto anche bene, ma non è la stessa cosa. Le caratteristiche di Harris infatti avevano dato quel tocco in più alla Sebastiani e si attende in fretta il recupero dell’ex Varese che arriverà con ogni probabilità dopo il match di Pesaro, altro scontro diretto fondamentale. Pesaro viene dal ko di Torino, la più in forma del momento, ma ha dimostrato in casa di poter essere una squadra di primissima fascia e di recuperare il gap accumulato ad inizio stagione tra infortuni e cambi forzati in panchina. Pesaro è distante solamente due punti rispetto a Rieti, ed un successo la rimetterebbe prepotentemente in corsa anche per il settimo posto. C’è da difendere il playoff, e lo scarto di 6 punti ottenuto all’andata perché con una classifica così corta e livellata, anche gli scarti del doppio confronto a fine stagione potrebbero risultare decisivi.